Susumaniello Puglia: storia, caratteristiche e curiosità
Il Susumaniello Puglia è un vitigno autoctono della nostra Regione. Si tratta di una vigna antica, con probabili origini dalmate, che rientra nel disciplinare Doc per la produzione dei vini Brindisi Doc (max.30%), Ostuni Doc Ottavianello (Max.15%).
Dal Susumaniello si ricava un vino dal colore rosso rubino e dai riflessi violacei, con un un profumo intenso e fine.
IL NOME E LA STORIA
Il nome Susumaniello deriva dalla caratteristica principale di questo vitigno. È infatti particolarmente produttivo, soprattutto nei suoi primi 10-15 anni di vita, tanto da essere definito popolarmente azzeccatissimo, o carico come un somarello.
Oggi è diffuso prevalentemente nel brindisino e nelle zone vitivinicole intorno a Ostuni e Fasano e avrebbe una storia simile al Primitivo. Alcuni studiosi ritengono che possa essere figlio del Sangiovese.
Nuovi impianti si possono trovare nella zona dell’Alto Salento, a testimonianza della fiducia che i nuovi vignaioli riversano verso la difesa e valorizzazione del proprio territorio anche attraverso i vitigni autoctoni più storici.
LA PIANTA
Il Susumaniello è conosciuto anche con i sinonimi di Somarello nero, Sumariello nero, Zuzomaniello, Cozzomaniello, Zingariello (testimonianza delle sue origini Dalmate), Grismaniello e Lacrima di Puglia.
La pianta trova la sua giusta dimensione se allevata ad alberello e ha una buona tolleranza alle malattie crittogamiche.
Il grappolo è di media grandezza e ha un acino medio; la foglia è media, pentagonale, quinquelobata.
La buccia presenta un colore nero-bluastro, è pruinosa, molto spessa e di media consistenza. La piena maturazione e la vendemmia di solito vengono effettuate dopo la seconda decade di settembre.
DENOMINAZIONI VERIFICATE
- Brindisi DOC
- Squinzano DOC
- Daunia IGT
- Murgia IGT
- Puglia IGT
- Salento IGT
- Tarantino IGT
- Valle d’Itria IGT
CARATTERISTICHE
Al palato, il Susumaniello appare fresco, fruttato, erbaceo e tannico.
ABBINAMENTI GUSTOSI
Servito alla temperatura di 16°, si presenta secco e morbido. È un ottimo compagno di primi piatti saporiti, di carni alla griglia e formaggi di media stagionatura come il Caciocavallo podolico (magari servito con del pane di Altamura Dop.)
E allora…cin cin!